La rubrica nata per la promozione dell’Ippovia del Tenna fa un salto al Museo Nazionale di Melfi (Pz)
Ebbene sì, ho preso una settimana di ferie, così con la mia famiglia abbiamo visitato 3 giorni il Molise e 3 giorni la Basilicata, a Melfi, ci siamo imbattuti in un museo meraviglioso. Un museo nazionale che mostra il meglio delle antichità greche, venute alla luce proprio nell’area di Melfi.
Una ricarica che mi ha ridato vita. La bellezza salverà il mondo diceva nel suo testo “L’idiota” il gigante della letteratura russa Dostoevskij e gli rispose Oscar Wilde nel “Ritratto di Dorian Grey” La bellezza, essendo effimera, non dona immortalità, solo l’arte può farlo. Un’arte, quella della lavorazione della ceramica che ha raggiunto apici incredibili. Guardate questo bicchiere del VI secolo avanti Cristo… 2600 anni fa.
La gioia degli archeologi durante gli scavi era palpabile se hanno voluta mettere in mostra in museo anche la foto del ritrovamento.
Fuori dalle colonie greche, sempre in terra lucana, non amavano il cavallo? Certamente sì! Un animale da sempre ritenuto nobile e fiero da tutti i popoli. Magari la loro arte era leggermente meno densa.
Sotto un vaso sempre del VI secolo avanti Cristo creato nella stessa area, ma fuori dall’influenza greca.
E ancora, 4 decorazioni di argilla per un’anfora da vino, V secolo avanti Cristo.
La meraviglia della grecia in territorio italico sarebbe infinita, vi lascio con quest’ultima opera d’arte.
Torniamo in pista sull’Ippovia del Tenna? Coraggio scrivetemi a: galee.sibilline@gmail.com per tutte le informazioni.