Sergio Bonelli ha pubblicato molti albi di grande successo, fra essi il più rinomato è senza dubbio Tex.
Il ranger che da oltre 70 anni difende il vecchio west dai soprusi. Le sue scorribande non si fermano al Texas, ma galoppa in lungo e in largo per il sud dei neonati Stati Uniti e con albi che lo vedono a nord e spesso oltre confine. Celebri le sue avventure in Canada, mentre costanti le sue scorribande in Messico.
Tex esce a strisce dal 1 ottobre 1948 fino al 1967 quando prese la forma che lo ha reso celebre di albo in bianco e nero. Già dalla prima striscia vediamo un meraviglioso destriero e in quello che è per convenzione chiamato albo n° 2 dal titolo “Uno contro venti” lo vediamo già caratterizzato come un bellissimo purosangue: Dinamite.
La striscia “Caccia alluomo” al suo interno si conclude con Tex, che cavalca briglie in mano fra cacti e dune rocciose a spron battuto parlando al suo fedele amico così “Corri Dinamite corri… e non ti fermare sino a che la notte non nasconda ogni cosa… sento che prima o poi troveremo qualcungaltro che avrà bisogno di noi…YIPPIE”
In questa vignetta come nella precedente dove il protagonista esprime al corsiero queste sue parole “Vamos Dinamite, sennò fra poco mi sentirò piovere dagli occhi”, vediamo come l’arcigno e implacabile pistolero che applica severamente la legge del West, non esita ad aprire il cuore e trattare il proprio animale, non come un mero mezzo di trasporto ma soprattutto come un amico.
Vamos Dinamite, queste due semplici parole saranno una costante per Tex, ma come ha conosciuto il suo bel Dinamite?
Dinamite entra nei cuori dei lettori sin da subito, così nell’ottobre del 1967 il duo fatale Bonelli-Galeppini, sceneggiatore e disegnatore, fanno uscire l’albo n° 84 dal titolo “Il re del rodeo”. Qui con un vertiginoso flashback, vediamo come Tex incontra un focoso purosangue e lo doma: è Dinamite. Saranno legati per sempre. Questo espediente letterario si era reso necessario in quanto già dall’albo n° 67 Tex cavalca imperterrito per i deserti del Texas senza più nominare Dinamite, molte le lettere arrivate in redazione per chiedere lumi. Far crescere suo figlio Kit doveva per forza far lasciare indietro l’amico quadrupede, ma c’è dell’altro. Uno dei modelli classici per far avviare un episodio, o per cambiare trama e dar il tocco dell’avventura e delle difficoltà vissute nel West, è quello di far azzoppare il cavallo, cadere in un burrone, passare nel deserto, caricare con pallottole che fischiano ovunque, salvare il protagonista e i 4 pards (Tiger Jack, Kit Carson, Kit Willer o Piccolo Falco e lo stesso Tex chiamato anche Aquila della Notte) è un conto, trovare continui espedienti per salvare anche un animale così grande è davvero dura per gli sceneggiatori specie dopo lunghi anni.
Così piano piano sia Dinamite che il cavallo di Kit, Diablo, non vengono più nominati ma rimangono indelebili le loro gesta. Come quando Dinamite salvò Aquila della Notte, sepolto vivo, scavando con lo zoccolo destro.
Nel 2018 per i 70 anni di Tex esce un Magazine con 2 storie inedite sul passato del protagonista. La prima vede il ritorno di sua moglie Lilith, la squaw madre di Kit e il secondo racconto tutto dedicato a Dinamite che, ancora selvaggio, corre nelle praterie con il suo branco.
VAMOS DINAMITE!!!!
Emanuele Luciani
1 commento
sempre interessanti da leggere i tuoi articoli, grazie Emanuele.