Il Mantello dei cavalli

Si parla molto di cavalli sia in questo blog che in tutto il centro Italia per le varie rievocazioni storiche, proviamo a definire i nomi dei mantelli dei nostri amici

Quest’oggi nella rubrica “Cavalli che hanno fatto la storia” non vi parlerò di una cavallo specifico, ma cercherò di elencare i nomi che diamo a manti dei cavalli. Nel corso dei secoli si sono sovrapposte innumerevoli definizioni, mi atterrò a quelli della tradizione convalidati dalle varie federazioni del mondo equestre e nella sola lingua italiana.

Prima di tutto la definizione di Mantello per la Treccani online

L’insieme dei peli e dei crini che ricopre la superficie del corpo dei Mammiferi, considerati dal punto di vista del loro colore.

I nostri amici e fedeli cavalli li definiamo tassonomicamente come appartenenti: Regno Animale (sembra scontato no?) al Phylum Chordata (ovvero animali complessi), alla classe dei Mammiferi (e fin qui lo sapevamo tutti) all’ordine dei Perissodattili (eh? sono gli ungulati con dita dispari), alla famiglia degli Equidi (finalmente andiamo al punto) ed ecco arrivare il nome e cognome della tassonomia Genere e Specie Equus ferus

C’è però un problema. Per definire il nostro cavallo non bastano nome e cognome. Infatti Equus ferus identifica il cavallo selvatico, ovvero quelle specie mai addomesticate dall’uomo, l’ultimo cavallo selvatico conosciuto è scomparso agli inizi del 1900. Abbiamo quindi bisogno della Sottospecie caballus per identificare tutti i cavalli domestici.

La tassonomia è la disciplina che si occupa della classificazione gerarchica di elementi viventi o inanimati. La tassonomia biologica identifica quindi i criteri che classificano tutti gli esseri viventi.

Poi osservando bene i cavalli domestici ci rendiamo conto che fra loro sono molto diversi, quindi utilizziamo le razze per identificarli ancora meglio. Ma non basta. Vogliamo andare a scovare ancora di più un modo per parlare di quel cavallo specifico, quindi ne cerchiamo le caratteristiche soggettive all’interno delle caratteristiche oggettive delle razze. Esistono le forme delle macchie e quindi i colori del mantello.

Per le macchie farò un altro articolo, andiamo a districarci fra i colori.

Innanzi tutto si analizza ciò che possiamo vedere: il fenotipo, che si distingue in mantelli:

  • semplici: monocromatici
  • composti: a due colori separati; a due colori mescolati; a tre colori mescolati
  • a due pelami: a componente bianca

I Mantelli semplici sono: Baio, Morello, Sauro

I Mantelli composti è il Falbo

I Mantelli a due pelami: Falbo, Grigio, Roano, Isabella, Palomino, Cremello, Albino, Macchiati, Pezzati,

Il Morello è un manto completamente nero caratterizzato in quattro varianti:

  • ordinario: lucido e scuro, privo di molti riflessi
  • corvino: nero brillante e intenso
  • maltinto: tendente, in alcune zone, al color castagna
  • zaìno: completamente nero, privo di marcature bianche

“Non avete per caso visto un cavallo nero?” “No” risponde Guglielmo, e prosegue: “Ma posso dirvi che Brunello, il piccolo cavallo dell’abate, è sceso per quel sentiero”. Tutti i presenti sono allibiti… come avrà fatto? Guglielmo non ha mai messo piede in questa abbazia, non ha mai conosciuto l’abate, figuriamoci il suo cavallo! I monaci seguono le sue indicazioni e ritornano, poco dopo, col cavallo nero.” Dal film: Il nome della rosa 1986

Il baio presenta crini ed estremità nere e corpo marrone in tutte le sue gradazioni, caratterizzato in 6 varianti:

  • ordinario: tendente al rossiccio
  • slavato: muso, fianchi e ventre tendenti al biancastro
  • dorato: presenta riflessi dorati
  • ciliegia: rossiccio intenso
  • castagno: color castagna
  • scuro: bruno opaco.

Il Sauro è marrone rossastro o color zenzero. Può variare dal marrone chiaro ai colori più scuri. La coda e la criniera sono dello stesso colore del mantello o più chiari ed è caratterizzato in 9 varianti:

  • ordinario: color cannella
  • dorato: presenta riflessi dorati
  • chiaro: con marcature tendenti al color sabbia
  • ciliegia: rossastro intenso
  • carico: marrone castagna pieno e intenso
  • bruciato: color caffè
  • metallico: lucido, presenta molti riflessi e marcature color bronzo
  • pel di vacca: sauro in tutte le sfumature, ma con coda e crini molto chiari
  • rabicano: screziato di bianco sul ventre e i fianchi

Insomma ce n’è per tutti i gusti e do soo le altre principali definizioni:

Falbo: può variare dal color crema al grigio-argento

Grigio varia dal bianco candido al grigio scuro.

Roano presenta una mescolanza di peli bianchi, rossi e neri. 

Pezzato è un mantello del cavallo che così come indica il termine, presenta delle macchie che possono variare dalle semplici “pezzature” ai “punti”.

Macchiato in diverse variazioni:

  • Leopard, manto grigio o crema con piccole macchie scure;
  • Macchiato con coperta, un manto baio o morello che presenta sulla una chiazza bianca macchiata del colore del mantello;
  • Marble, caratterizzato da un disegno su tutto il corpo tranne che sulla testa;
  • Snow flake, un mantello scuro coperto di macchie bianche;
  • Frost, piccole macchie bianche distribuite su un manto scuro

…e molti molti altri…

Invito a contribuire alla realizzazione di questo progetto di Wikipedia rimasto alla sua forma embrionale https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:Forme_di_vita/Cavallo

Emanuele Luciani

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