La Rubrica “Cavalli che hanno fatto la storia” nata per promuovere l’Ippovia del Tenna si arricchisce di un nuovo articolo, dedicato al cavallo di Odino, la principale divinità dei Norreni, che la cinematografia ci fa chiamare Vichinghi.
Sleipnir è il famoso cavallo a 8 zampe dello stesso Odino, e come Har, nel racconto che fa Snorri nella Gylfaginning saga, cercherò di rispondere sulla nascita di questo prodigioso cavallo.
Asgard, la città degli ASI (gli dei norreni), non aveva ancora delle mura adeguate. Così tutti gli dèi si misero in consiglio e cercarono un costruttore adeguato a tale gravoso compito. La guerra con i giganti e i malvagi elfi era infatti al culmine. Un giorno nel regno di Midgard (il regno di mezzo, il nostro) arrivò un costruttore che disse di poter costruire una cittadella di pietra in soli tre misseri, prima dell’estate e della stagione della guerra. In cambio però voleva la dea Freya il sole e la luna. Pretese elevate, ma le necessità prevalevano, gli dèi accettarono l’offerta. In realtà Odino pensava che fosse una spacconeria, nessuno poteva costruire un’opera ingegneristica di tale entità in soli tre “misseri” ovvero un’anno e mezzo,.
Le mura crescevano a vista d’occhio, ed erano stabili e altissime, degne di Asgard. Gli dèì capirono che il costruttore poteva raggiungere il suo obiettivo. Avevano giurato e fatto patti infrangibili, Freya era perduta e così il sole e la luna. Gli Asi indagarono a fondo e scoprirono che Svadilfori, il cavallo che avevano concesso come unico aiuto al costruttore, tutte le notti portava innumerevoli pietre e rocce al costruttore. Un aiuto indispensabile.
Svaldilfori significa: colui che procede su un terreno infido
Quando gli proposero queste condizioni, [l’artigiano] chiese allora il permesso di poter essere aiutato dal suo cavallo, che si chiamava Svaðilfǿri, e siccome Loki acconsentì, gli fu concesso. Edda di Snorri
Loki il dio dell’inganno, aveva permesso questo patto, Loki doveva porre rimedio. Così fu deciso dagli Asi e ordinato da Odino. Loki quindi intuì che togliendo il prezioso aiuto del bellissimo stallone da tiro, il lavoro si sarebbe rallentato a sufficienza per non essere terminato in tempo. Si trasformò in una giumenta, appena la vide Svadilfori ruppe le redini e la inseguì e tutte le notti Loki/giumenta irretì il nero stallone, impedendo di fatto l’approvvigionamento delle materie prime.
Al termine del contratto gli Asi andarono dall’artigiano, pretendendo di terminare il lavoro ma senza ricompensa, così il misterioso benefattore fu preso dalla furia dei giganti, si mostrò per quello che era davvero: un gigante di montagna.
Una volta riconosciuto gli dèi annullarono i loro giuramenti, invocarono l’aiuto di Thor che uccise il gigante col suo martello Mjolnir. Ma Loki/giumenta nel frattempo rimane incinta.
Nasce un meraviglioso cavallo grigio a 8 zampe, lo chiamarono Slipnir.
Slipnir significa: colui che scivola
Nell’Edda poetica, c’è un elenco dei migliori esemplari nelle varie categorie, Il frassino Yggdrasil è il migliore tra gli alberi,Skiddladnir tra le navi, Odino tra gli Aesir, e tra i cavalli Sleipnir, Bilrost tra i ponti e Bragi tra gli scaldi, Hábrók tra i falchi e tra i cani Garmr mentre nell’elenco dei destrieri che fa Snorri così dice di Slipinir: Sleipnir è il miglior [cavallo], appartiene a Óðinn e possiede otto zampe;
Di Slipnir sappiamo molto, veniva cavalcato per solcare i cieli e camminare sulle acque, venne spesso usato per visitare i Nove Regni, aveva delle rune incise sui denti, e veniva montato con una sella. Odino si vantava di lui, tanto che una volta sceso nel regno dei giganti, sfidò uno di loro, Hrungnir. La sfida fra Slipnir e Gullfaxi fu appassionante, ma fu Slpinir ad arrivare sul colle opposto per primo.
Odino prestò il suo destriero a un altro suo figlio per andare nel Regno degli Inferi a chiedere se potessero resuscitare Baldr il benedetto. Hermodr attraversò i Regni fino ad arrivare ad Hel, gli inferi, per nove notti l’una più oscura dell’altra
Un cavallo della letteratura, delle leggende, ma anche dell’archeologia. Molte sono le incisioni con l’effige di Slipnir anche in pietre runiche. Ha così contagiato il substrato culturale che abbiamo citazioni di lui in film, serie tv, ma anche cartoni animati, carte da gioco e molto altro. Slipnir, nessun Asi o uomo ha mai visto un cavallo simile.
Emanuele Luciani