Un Cerro per Cerreto…di Montegiorgio (FM)

Un gesto minore, un simbolo durante la Festa dell'albero, ma che può dilagare con l'aiuto di tutti. Un Cerro per Cerreto di Montegiorgio (FM) con Legambiente, Rivivi Cerreto, ITT Montani e me, con ospite speciale Adolfo Leoni, il bardo delle Marche.

Un gesto minore, un simbolo durante la Festa dell’albero, ma che può dilagare con l’aiuto di tutti. Un Cerro per Cerreto di Montegiorgio (FM) con Legambiente, Rivivi Cerreto, ITT Montani e me, con ospite speciale Adolfo Leoni, il bardo delle Marche.

Il genere “Quercus” ha al suo interno ha diverse specie come il Leccio, il Sughero, la Farnia, il Rovere, la Roverella e molti altre fra cui il nostro Cerro. Tutte queste varietà di querce sono state fondamentali nella storia dell’uomo, tanto da essere oggetto di moltissime leggende, come ad esempio l’oracolo di Dodona, dove i vaticini venivano letti con l’ausilio delle foglie di quercia.

Cerreto è un borgo delle Marche, oggi frazione di Montegiorgio ma è stato anche un libero comune. Le prime tracce scritte di Cerreto risalgono al 1091 nella richiesta di Adalberto del fu Adamo che chiede ad Azzo vescovo di Fermo la concessione in affitto di 111 moggi di terra situati nel territorio di Rapagnano e Ripa di Cerreto. Il centro, anche se ha goduto in passato di propria autonomia organizzativa, è stato sempre storicamente sotto il dominio di Fermo (eccetto che per alcune breve parentesi), è stato comune fino all’epoca napoleonica durante la quale venne unito al Comune di Alteta (situato poco sopra di Cerreto) e dopo la Restaurazione tutti e due vennero annessi al territorio di Montegiorgio (che un tempo si chiamava Monte di Santa Maria in Giorgio). Per altre informazioni storiche c’è il testo edito da “Quaderni Montegiorgesi: Cerreto ieri oggi e…”

C’è una comunità, c’è un istituto, c’è una storia, c’è una necessità e c’è un comune che ascolta e accoglie. Diamo dei nomi, Rivivi Cerreto, ITT Montani, gli storyteller Adolfo Leoni e il più misero scrivete, e Legambiente che vigila.

Un’onda di buone pratiche che da Cerreto di Montegiorgio si propagherà in tutta la Regione. Sono un UE CLIMATE PACT AMBASSADOR e l’Unione Europea ha un piano su questo. Hanno lanciato la sfida, piantare 3 miliardi di alberi entro il 2030 http://europa.formez.it/content/lunione-europea-piantera-tre-miliardi-alberi-entro-2030#:~:text=L’Unione%20europea%2C%20nell’,dell’Unione%20per%20la%20biodiversit%C3%A0.

La sfida, nei numeri sembra si stia perdendo, in realtà tantissime piantumazioni non vengono segnalate, nel sito. (questo https://mapmytree.eea.europa.eu/ )

Conosco almeno 2/300 nuove piante che non sono state segnalate, l’importante non è vincere una sfida elettronica ma una verace e concreta, quindi ben vengano i nuovi alberi #3billiontrees

Il vivaio, ad Amandola un’eccellenza che custodisce il patrimonio della Biodiversità delle Marche (altre info qui https://galee.eu/il-vivaio-forestale-alto-tenna/ )

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