VEGLIA MISSIONARIA DELL’ARCIDIOCESI DI FERMO CON SAN GIUSEPPE ALLAMANO

Veglia Missionaria Arcidiocesi di Fermo 2024

(LA PREGHIERA HA INIZIO CON UNA PROCESSIONE IN CUI SI PORTANO 5 CANDELE COME SEGNO DELLA MISSIONE UNIVERSALE)

CANTO – INVOCHIAMO LA TUA PRESENZA

Invochiamo la tua presenza vieni Signor.
Invochiamo la tua presenza scendi su di noi.
Vieni Consolatore e dona pace e umiltà.
Acqua viva d’amore questo cuore apriamo a Te.

Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi!
Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi!
Vieni su noi Maranathà, vieni su noi Spirito!
Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi!
Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi,
scendi su di noi.

Invochiamo la tua presenza, vieni Signor,
invochiamo la tua presenza scendi su di noi.
Vieni luce dei cuori dona forza e fedeltà.

Fuoco eterno d’amore questa vita offriamo a te.

Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi!
Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi!
Vieni su noi Maranathà, vieni su noi Spirito!
Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi!
Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi,
scendi su di noi…

GUIDA:

La Giornata Missionaria Mondiale che si celebra domenica 20 ottobre, si colloca nella fase finale del percorso sinodale che «dovrà rilanciare la Chiesa verso il suo impegno prioritario, cioè l’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo», scrive papa Francesco.

In quella giornata, il Santo Padre proclamerà la santità di Giuseppe Allamano, sacerdote della chiesa torinese, rettore del santuario della Consolata, formatore di sacerdoti e fondatore dei missionari e delle missionarie della Consolata.

In questa veglia, avviciniamo la figura di questo sacerdote che dall’intimità con il Signore, coltivata e condivisa nel Santuario della Consolata, si è lasciato dilatare il cuore al punto di intuire, sognare e attuare una missione più grande, che si è estesa fino ai confini del mondo. Il suo esempio e la sua intercessione ci aiutino a vivere la nostra vocazione missionaria.

CELEBRANTE:

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

  • Amen

La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo, sia con tutti voi.

  • E con il tuo spirito

Preghiamo

O Dio che hai effuso i doni del tuo Spirito ai credenti di tutti i tempi, accresci in noi, con la potenza dello Spirito, la disponibilità ad accogliere, qui e ora, in questa veglia di preghiera, il germe della tua parola, perché fruttifichi nella testimonianza del Vangelo e in opere di giustizia e di pace, per rivelare    al mondo in attesa la beata speranza del tuo Regno. Per Cristo Nostro Signore.

  • Amen

PRIMA PARTE: ANDATE

GUIDA:

“L’ evangelizzazione” è “un andare instancabile verso tutta l’umanità” per invitare tutti “alla festa del   Signore”. La festa della “salvezza finale nel Regno di Dio”, iniziata nel tempo “con la venuta di Gesù”. Una salvezza a cui sono invitati “tutti”, a partire dai poveri, “senza escludere nessuno”.

LETTORE – 1

Dal Vangelo secondo Matteo (22,1ss)

Gesù riprese a parlare loro con parabole e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: «Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!». Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: «La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze».

LETTORE – 2

Dal messaggio di Papa Francesco

Per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno ho tratto il tema dalla parabola evangelica del banchetto nuziale (cfr Mt 22,1-14). Dopo che gli invitati hanno rifiutato l’invito, il re, protagonista del racconto, dice ai suoi servi: «Andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze»

Il Santo Padre sottolinea tre aspetti importanti contenuti nel versetto del Vangelo che dà il titolo al Messaggio: “Essi si rivelano particolarmente attuali per tutti noi, discepoli-missionari di Cristo”.

La prima espressione su cui si sofferma nella riflessione è “Andate e invitate!”, ovvero “La missione come instancabile andare e invitare alla festa del Signore”: “Questo ci dice – commenta papa Francesco – che la missione è un andare instancabile verso tutta l’umanità per invitarla all’incontro e  alla comunione con Dio. Instancabile!”.

GUIDA:

Ora ascoltiamo La prima testimonianza. E’ un video che ci presenta la figura di San Giuseppe Allamano a partire dalla guarigione di Sorino Yanomami, il miracolo che gli è stato attribuito e che ha aperto la strada per la sua santificazione

TESTIMONIANZA 1: VIDEO ALLAMANO

LETTORE – 3

Giuseppe Allamano ci esorta dicendo : “Dio vuole che tutti si salvino ma per mezzo vostro: riempitevi di zelo per le anime”.

Preghiamo col salmo 66 e cantiamo il ritornello 

Laudate omnes gentes, laudate Dominum,              

     Laudate omnes gentes, laudate Dominum.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, fra tutte le genti la tua salvezza.

Laudate omnes gentes, laudate Dominum,

Laudate omnes gentes, laudate Dominum.

Esultino le genti e si rallegrino, perché giudichi i popoli con giustizia, governi le nazioni sulla terra.

Laudate omnes gentes, laudate Dominum,

Laudate omnes gentes, laudate Dominum.

La terra ha dato il suo frutto. Ci benedica Dio, il nostro Dio, ci benedica Dio

e lo temano tutti i confini della terra.

Laudate omnes gentes, laudate Dominum,

Laudate omnes gentes, laudate Dominum.

Gloria al Padre e al Figlio e allo spirito santo.

Come era nel principio, ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen

Laudate omnes gentes, laudate Dominum,

Laudate omnes gentes, laudate Dominum.

LETTORE 4

«Andare»: l’eco di questo invito comincia a risuonare nella mente e nel cuore del giovane Allamano quando, lasciata Castelnuovo d’Asti, dove era nato nel 1851, ed entra nell’oratorio di don Bosco, a Torino, per gli studi ginnasiali.

Lì si respira «aria missionaria»: don Bosco benedice e invia i primi missionari in Patagonia e lì arriva in visita il vescovo Guglielmo Massaia, di ritorno dall’Etiopia di cui racconta i suoi 35 anni di missione trasmettendo il suo entusiasmo apostolico. Gli scritti del Massaia accompagneranno sempre il giovane Allamano.

Successivamente nel Seminario Maggiore di Torino, il verbo «andare» prende sempre più piede nel suo cuore al punto di voler partire per l’Africa come missionario. Ma i superiori lo dissuadono più di una volta, a causa della sua malferma e gracile salute. La sua Africa sarà Torino.

Ascoltiamo ora la prima testimonianza di coloro che hanno accolto l’invito ad Andare.

Padre Stefano Camerlengo: Missionario della Consolata da 46 anni. Ha fatto la sua prima missione in Congo. È stato vice superiore generale per 6 anni e Superiore generale per 12 anni. Ora svolge la sua missione in Costa d’Avorio da un anno.

TESTIMONIANZA 2: P. STEFANO CAMERLENGO IMC

 

CANTO: RESTO CON TE

Seme gettato nel mondo,
Figlio donato alla terra,
Il Tuo silenzio Custodirò

In ciò che vive e che muore
Vedo il tuo volto d’amore:
Sei il mio Signore E sei il mio Dio.

Io lo so che Tu sfidi la mia morte,
Io lo so che Tu abiti il mio buio.
Nell’attesa del giorno che verrà
Resto con Te.

Nube di mandorlo in fiore
Dentro gli inverni del cuore
È questo pane Che tu ci dai.

Vena di cielo profondo
Dentro le notti del mondo
È questo vino Che tu ci dai.

Io lo so che Tu sfidi la mia morte,
Io lo so che Tu abiti il mio buio.
Nell’attesa del giorno che verrà
Resto con Te.

Tu sei re di stellate immensità
E sei tu il futuro che verrà
Sei l’amore che muove ogni realtà
E tu sei qui.

Resto con Te.

PARTE 2:CHIAMATE AL BANCHETTO

GUIDA:

Come scrive ancora Papa Francesco: la missione è un andare instancabile verso tutta l’umanità per invitarla all’incontro e alla comunione con Dio. La meta dell’invito è la partecipazione di tutti i popoli al banchetto escatologico, immagine della salvezza finale nel Regno di Dio, simboleggiata e anticipata già ora nel banchetto dell’Eucaristia, che la Chiesa celebra su mandato del Signore in memoria di Lui.

CANTO SERVO PER AMORE

(ad ogni segno) RITORNELLO dal canto

Offri la vita tua come Maria ai piedi della Croce

e sarai Servo di ogni uomo Servo per amore

Sacerdote dell’Umanità!

  1. Quadro della Consolata + quadro Allamano:

GUIDA: «Siamo destinati ad amare il Signore – diceva Giuseppe Allamano – e dobbiamo fare il bene, tutto il bene possibile, e più che sia possibile». Per questo aggiungeva: «puntate alla trasformazione dell’ambiente, non solo delle persone». E come modello indicava la Consolata che definiva «nostra madre tenerissima, che ci ama come la pupilla degli occhi suoi».

È il grande sforzo della promozione umana che i missionari, ispirandosi alla Consolata, chiamano

«opere della consolazione» e che li vede impegnati al servizio dei più poveri nel campo della carità, della salute, della cultura, nella promozione della donna, nell’accoglienza dei migranti e nell’attenzione alle nuove povertà urbane.

Secondo Giuseppe Allamano, migliorare le condizioni di vita delle persone avrebbe favorito l’accoglienza del vangelo. Infatti, diceva: «Ameranno una religione che, oltre a offrire le promesse dell’altra vita, li rende più felici su questa terra».

RITORNELLO

2.  Bibbia: evangelizzazione

GUIDA: La Bibbia simbolo dell’evangelizzazione. «Il missionario è il ministro dell’apostolato della Chiesa, inviata da Gesù ad evangelizzare tutte le genti. Bisogna fare nostre le parole dell’Apostolo: “Tutto faccio per il vangelo!”. Lavorare non solo per santificare noi, ma anche gli altri; essere disposti a qualunque sacrificio. “Tutto faccio per il vangelo!”. Tutto, tutto! Mi spenderò e mi sacrificherò».

Ispirandosi al suo carisma, i missionari svolgono il loro servizio ad gentes annunciando la buona notizia dove non è ancora presente, privilegiando i più poveri e prestando speciale attenzione alle situazioni umane difficilmente raggiungibili dal messaggio cristiano con preferenza ai più bisognosi e trascurati.

RITORNELLO

3.  Cero acceso: preghiera

GUIDA: Il cero acceso simboleggia la preghiera. «Amiamo la preghiera! Sì, pregare, pregare bene! Per riuscire nell’apostolato bisogna avere molto spirito di preghiera. Non basta correre qua e là per fare molte opere; è necessario essere uniti al Signore, allora sì che si fa tutto. Più avete da lavorare e più dovete pregare, per essere strumenti docili nelle mani di Dio».

RITORNELLO

4.  Pane e vino: l’Eucaristia

GUIDA: Pane e vino simboli dell’Eucarestia. Nella vita di Giuseppe Allamano il mistero di Cristo è soprattutto Gesù presente e operante nell’Eucaristia. «L’Eucaristia forma a tutte le virtù apostoliche e accenderà in voi quel fuoco che Gesù è venuto a portare sulla terra, e che per mezzo vostro vuole accendere in chi non lo conosce».

RITORNELLO

5. Fiori: il profumo della santità

GUIDA: I fiori il cui profumo è simbolo della santità. «Le anime si salvano con la santità. Siete chiamati ad essere santi vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno, senza clamore, con umiltà, entusiasmo e dedizione, consumandovi a servizio dei poveri, visitando i villaggi, amministrando sacramenti, lasciando nella gente un ricordo indelebile della presenza di Dio nella loro vita.

La vostra santità deve essere speciale, anche eroica e, all’occasione, straordinaria da fare miracoli».

RITORNELLO

6. Uno zaino: I viaggi della speranza

GUIDA: Uno zaino simbolo del viaggio – Il Vangelo ci narra di un Gesù di Nazareth che si lascia incontrare sulle strade o a tavola in una qualsiasi casa, o nella complessità di una terra multietnica come lo era la Galilea. Oggi una parte dell’umanità insegue nell’esodo, nella migrazione, un desiderio profondo di poter cambiare in meglio la propria esistenza. Questo esodo plasma il nostro spazio come una nuova Galilea delle genti, così questo movimento non cambia solo chi parte e lascia le proprie terre, ma trasforma e cambia anche chi accoglie.

Di fronte a questa realtà si può restare indifferenti, ci si può irrigidire e difendersi, si può scegliere di segnare un netto confine tra noi e loro. Ma il Vangelo grida con la sua concretezza, che i cambiamenti vanno vissuti, che il grido di giustizia va ascoltato, che Dio è difensore dello straniero, che il banchetto della vita è condivisione.  

La migrazione può essere per tutti una nuova pagina evangelica che pone ognuno di noi, le nostre società e comunità ecclesiali, di fronte al volto del fratello, come di fronte agli uomini e donne escluse si trovò lo stesso Gesù di Nazareth.

RITORNELLO

GUIDA:

Ascoltiamo ora la testimonianza di Padre Giovanni Treglia. Missionario della Consolata da 34 anni. Ha vissuto la sua prima missione in Tanzania per 15 anni, quindi a Milano e nell’isola di Lampedusa. Da 5 anni svolge la sua missione come superiore per l’Europa.

 

TESTIMONIANZA 3 – P. GIOVANNI TREGLIA IMC

CANTO “OGGI TI CHIAMO”

Oggi ti chiamo alla vita, t’invito a seguirmi a venire con me:
apri i tuoi occhi, il tuo cuore, dimentica tutto e segui me.
E non aver paura di lasciare quel che hai,
il senso vero della vita troverai. RIT.

Seguirò la tua Parola, mio Signore, io verrò,
con la mano nella tua sempre io camminerò.
Dammi sempre la tua forza ed il tuo amor.
Canterò canzoni nuove, canterò felicità
ed il fuoco del tuo amore nel mio mondo porterò
canterò che solo tu sei libertà.

Oggi ti chiamo all’amore, t’invito a seguirmi a venire con me:
apri le porte del cuore, allarga i confini del dono di Te.
Accogli tutti nella pace con fiducia e verità,
l’amore vero ti darà la libertà. RIT.

Oggi ti chiamo alla gioia, t’invito a seguirmi a venire con me:
sai quanto vale un sorriso, può dare speranza a chi non ne ha.
La gioia è il segno della vita che rinasce dentro te
e annuncia ad ogni uomo pace e libertà. RIT.

PARTE 3: ANDARE E CHIAMARE OGGI

OMELIA DI S.E. MONS. ROCCO PENNACCHIO

GUIDA:

«Non dimentichiamo che ogni cristiano è chiamato a prendere parte a questa missione universale con la propria testimonianza evangelica in ogni ambiente, così che tutta la Chiesa esca continuamente con il suo Signore e Maestro verso i “crocicchi delle strade” del mondo di oggi» per invitare tutti «al banchetto divino dove regnano la gioia, la condivisione, la giustizia, la fraternità, nella comunione con Dio e con gli altri».

Ascoltiamo ora 2 testimonianze di laici missionari.

La prima testimonianza è di Sirio e Martina che attraverso un video ci raccontano della loro vita nella missione di Robe in Etiopia.

La seconda testimonianza è la sintesi dell’esperienza di un gruppo di persone della nostra Diocesi che nel mese di Agosto hanno fatto visita alla Chiesa in Tanzania insieme a P. Richard, assaporando, per alcune settimane, la bellezza e la gioia di comunità cristiane giovani e dinamiche

TESTIMONIANZA 4: VIDEO MARTINA E SIRIO – ETIOPIA

TESTIMONIANZA 5: PORTAVOCE GRUPPO TANZANIA 

PREGHIERA DEI FEDELI

CELEBRANTE

Con il cuore colmo di riconoscenza a Dio che ha suscitato nel beato Giuseppe Allamano la fiamma della missione che l’ha reso Padre e guida di famiglie missionarie, preghiamo chiedendo la fedeltà alla nostra vocazione e l’ardore apostolico per continuare ad annunciare con coraggio e coerenza Cristo ad ogni persona che incontriamo specialmente a coloro che ancora non lo conoscono.

LETTORI

  1. Ti benediciamo, Padre, sorgente della vita che hai chiamato all’esistenza San Giuseppe Allamano e lo hai colmato dei tuoi doni; concedici di continuare la missione per la quale lo hai scelto a servizio del tuo regno nel mondo.  Cantiamo.

Gloria, Gloria, cantiamo al Signore (Casa del Padre 278)

  • Ti ringraziamo, Padre, per il dono del carisma missionario che nel cuore dell’Allamano e della Consolata ha trovato accoglienza amorosa; aiutaci ad essere ovunque nel mondo presenza di consolazione, che come Cristo rivela il tuo volto di Padre e annuncia la tua gloria. Cantiamo.
  • Ti ringraziamo, Signore per San Giuseppe Allamano, che guidato e sorretto dalla Consolata, è stato attento ai segni e ai richiami del suo tempo; dona anche a noi gli occhi di Maria per vedere le necessità, il suo cuore per intervenire, la sua prontezza nel correre in aiuto dei fratelli. Cantiamo.
  • Noi ti lodiamo, Signore, per il tuo immenso desiderio di salvezza dell’umanità. Tu che conosci le urgenti e immani necessità dei popoli e la carenza di evangelizzatori, infiamma di ardore apostolico tutti i chiamati, suscita risposte generose nei giovani di oggi e rendili disposti a dare la vita per Te e la tua missione. Cantiamo
  • Noi ti lodiamo, Signore, per aver effuso, mediante i sacramenti della Chiesa, lo Spirito Santo nei nostri cuori rendendoci missionari del tuo Vangelo. Fa’ che non ci stanchiamo mai di annunciare il tuo amore di Padre, rendendo fecondo il Vangelo di Gesù con la testimonianza della nostra vita, senza scoraggiarci di fronte alle inevitabili difficoltà. Cantiamo

CELEBRANTE

Ti ringraziamo o Dio, di aver suscitato nella Chiesa il Beato Giuseppe Allamano, testimone della tua bontà, ministro di consolazione, guida saggia delle anime nella ricerca della tua Volontà, padre e guida di famiglie consacrate alla Missione, perché con Maria, prima missionaria del vangelo, annuncino in ogni parte della terra il Cristo Salvatore.

Concedi a noi di imitarne gli esempi e di cooperare all’opera della Redenzione,  perché tutti gli uomini abbiamo pienezza di vita.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

  • Amen.

CELEBRANTE

«Il Signore mi ha conservato per voi…

Con il suo aiuto ho lavorato sia alla Consolata che qui e per l’Africa.

Adesso sta a voi compiere i disegni di Dio. Non posso fare io tutto; a ciascuno la sua parte.

Ciascuno deve divenire un apostolo del Signore, un missionario della Consolata e quindi corrispondere a tutte le grazie che il Signore ci ha destinate da tutta l’eternità.

Pensateci a queste cose, allora non vi sarà facile perdervi per via».

Questa la consegna di San Giuseppe Allamano, questo il nostro impegno alla vigilia della sua proclamazione di santo tra i santi.

Vi benedica e vi protegga Dio onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo.

  • Amen.

CANTO FINALE – ANDATE PER LE STRADE

Andate per le strade in tutto il mondo,
chiamate i miei amici per fare festa,
c’è un posto per ciascuno alla mia mensa.

Nel vostro cammino annunciate il vangelo
dicendo è vicino il regno dei cieli.
guarite i malati, mondate i lebbrosi,
rendete la vita a chi l’ha perduta.

Vi è stato donato con amore gratuito,
ugualmente donate con gioia e con amore.
con voi non prendete né oro né argento,
perché l’operaio ha diritto al suo cibo.

Entrando in una casa donatele la pace,
se c’è chi vi rifiuta e non accoglie il dono,
la pace torni a voi e uscite dalla casa
scuotendo la polvere dai vostri calzari.

Nessuno è più grande del proprio maestro,
né il servo è più importante del suo padrone.
se hanno odiato me odieranno anche voi,
ma voi non temete, io non vi lascio soli!

Ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi
siate dunque avveduti come serpenti,
ma liberi e chiari come le colombe
dovrete sopportare prigioni e tribunali.

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