L’Esplorazione polare continua…

Tre generazioni di esploratori fermani che si intrecciano presso l'Istituto Geografico Polare di Fermo

Sono un folle o sembro un folle se parlo di esplorazioni artiche e antartiche in riferimento a Fermo? Si lo so, sono folle di mio, ma non per questo motivo.

Le Marche in generale e Fermo e la sua marca in particolare hanno molto dato all’esplorazione. L’Est è sempre stato un attrattore forte, ma anche il polo artico è stato oggetto di viaggi estremi e meravigliosi. Un filo rosso lega l’esplorazione artica e antartica con Fermo.

logo Istituto Geografico Polare

Servirebbe un libro per raccontare tutto, proverò a farlo con alcuni articoli dedicati. Questo vuol raggiungere un punto ben preciso: la GEORGIA DEL SUD, sulle tracce del centenario della spedizione di Ernest Shackleton, e un uomo ben preciso: Riccardo Franquellucci.

Dov’è la Georgia del sud? Qui:

Georgia del sud

L’avventura di Riccardo ha un inizio bucolico, lui 36enne di Fermo va a un convegno nel borgo più piccolo della provincia di Fermo, Smerillo dove si svolge un bellissimo festival dedicato alla montagna, lì va a incontrare un mito dell’esplorazione ALEX TXIKON, ascolta la sua conferenza, prova a parlargli ma ha pochi momenti a disposizione. Poco dopo raggiunge il bar e si sofferma con gli amici finchè non arriva anche Alex e restano a parlare fino alle 3 di notte. La fiamma è ardente, nulla è a caso.

Alex, spagnolo di etnia basca, sta preparando una spedizione antartica sulle tracce di Ernest Shackleton pochi specialisti, non ha ancora individuato il fotografo reporter. Riccardo è ingegnere ma professionista anche della fotografia. La fiamma divampa.

Endurance

Vengo a conoscere del suo viaggio molto presto, tramite un amico comune, lo saluto nei social con entusiasmo e ci sentiamo durante alcuni tratti di viaggio (che racconterò in un altro articolo). La fiamma si irradia.

Qualche assaggio di antartico su Instagram di Riccardo https://www.instagram.com/riccardo.franchellucci/

Salto indietro nel tempo. L’artista fermana Paola Folicaldi, oggi residente in Svezia, nel 2016 inaugura una mostra chiamata “Fortitudo” dedicata a chi? A Ernest Shakleton. Girerà l’Europa: Trieste, Genova, Innsbruck etc etc. Ho avuto l’onore di ammirarla a Macarata. Incantevole. La bellezza che si innesta nella tradizione polare fermana. La fiamma è una danza.

Paola Folicaldi

Vi lascio il link della pagina facebook dell’artista https://www.facebook.com/PaolaFolicaldiPittrice

Quadro di Paola Folicaldi riguardante Frank-Worsley

Poi c’è un altro personaggio tutto da scoprire: Silvio Zavatti. Lui è stato un esploratore nato nel 1917 e dopo la seconda guerra mondiale, alla quale partecipa a Porto Potenza Picena in un centro di ascolto delle comunicazioni inglesi, sposerà una marchigiana e rimarrà nelle Marche.
Sarà un esploratore artico formidabile. Già nel 1944 fonda l’Istituto Geografico Polare a Forlì e nel 1945 la rivista scientifica “IL POLO” ancora oggi edita dall’Associazione Esplorazioni Polari Italiane.
Un gigante. La fiamma è antica.

Il futuro presente di Riccardo, il passato presente di Silvio e il presente di Gianluca Frinchillucci.

Gianluca è Direttore dell’Istituto Geografico Polare, creato da Silvio Zavatti ed ora con sede a Fermo, membro di Itstime dell’Università Cattolica di Milano diretto dal Prof. Marco Lombardi, , scrive per Fides News e docente di un master. Un etno-antropologo che ha studiato lo sciamanesimo andino con il prof. Mario Polia e alcune popolazioni indigene del pianeta.
In particolare ha condotto 8 missioni di ricerca sul campo in Artico, tra il 2001 e 2008, tra cui i Nency o Nenets, allevatori nomadi di renne della penisola di Yamal in Siberia, Federazione Russa e gli Inuit della Groenlandia orientale, del distretto di Ammassalik.


Il patrimonio materiale, fotografico e scientifico riportato è incredibile e fa parte del progetto “Carta dei Popoli Artici” che è stato inserito nei programmi di ricerca dell’Anno Polare Internazionale (IPY).
In quel contesto esplorativo Gianluca, nel 2008, in occasione proprio dell’Anno Polare Internazionale, organizza una traversata con sci e pulka (delle slitte dove vengono riposti tutti i materiali per vivere) delle Isole Svalbard, dove si trova il luogo abitato piu’ vicino al Polo Nord.

Gianluca chiama con il satellitare il suo (e mio) amico Adolfo Leoni allora direttore di Radio Fermo Uno, riporto la telefonata per come la racconta ridendo Adolfo.

Gianluca: chiamo dal POLO NORD

Adolfo: …e io sono Babbo Natale (e chiude)

Gianluca richiamando: Adolfo sono Gianluca sono davvero vicino al Polo Nord… La fiamma dell’esplorazione è amicizia.

… E io che c’entro? Sinceramente non lo so, ma ultimamente sono come il prezzemolo. In questo caso il mio compito è stato farli incontrare. Non potete immaginare la bellezza dell’incontro. Essere artefice di sinergie innovative nel solco della tradizione è semplicemente meraviglioso.

Forse la mia passione per l’esplorazione e conoscenza del nostro territorio mi porta a spaziare anche in altri contesti, come quelli polari.
Luoghi apparentemente molto lontani da noi, ma collegati da tanti legami culturali, di amicizia, e anche interconnessi per i cambiamenti climatici che vengono studiati proprio nelle aree polari e tutto questo è raccontato nel Museo Polare che si trova proprio qui a Fermo! Unico museo artico in Italia ma che valorizzi tutti gli esploratori polari.

3 generazioni di esploratori e tanto tanto da dire e da fare. Avanti insieme! L’Esplorazione continua.

Con questi uomini così valorosi è semplice sentirsi a casa…e perchè no, creare … beh non ve lo dico … alla prossima puntata.

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